Fu un antico Cassero dell'esercito romano nell’avanzata contro le popolazioni liguri, ma la più antica menzione di Castrum risale al 1014.
Si può intuire il valore militare del sito osservando il magnifico panorama che si può godere sul territorio circostante dall’alto del borgo girando tutt'attorno al paese turrito.
Ci si può poi immergere nel suo intreccio di antichi vicoli lastricati e scale, scoprendo una serie di beni di grande significato storico o culturale. Ne presentiamo tre per tutti.
Torre Pentagonale: è detta "degli Obertenghi" perché fu fatta edificare da questi intorno al X° secolo. Alta venticinque metri, con un perimetro pentagono irregolare di uguale misura, domina e controlla tutti gli accessi al paese ed è il monumento meglio conservato e il solo resto originale di tutto il Castello. L’unico rimaneggiamento fu un restauro dei primi del Novecento volto a riparare i danni subiti nel bombardamento nel 1799 da parte dell'esercito austro-russo. Tale opera dell`architetto D'Andrade ha permesso alla Torre di essere dichiarata monumento nazionale.
Piazza e Chiesa di San Niccolò: il sagrato della chiesa di San Niccolò ha una grande rosa dei venti realizzata con ciottoli bianchi, rossi e neri. La chiesa sorge sulla struttura di un antico oratorio che gli Obertenghi fecero costruire nel 1132 per porlo sotto la giurisdizione dei monaci benedettini dell’isola del Tino, per contrastare il vescovo di Luni, signore di Trebiano. Ripetuti ingrandimenti fino al secolo XVII° hanno arricchito la chiesa di opere antiche e moderne.
Santuario Nostra Signora degli Angeli: la facciata e del 1916 ma l'interno risale al XVII° secolo. Fu edificato nel luogo in cui, il 21 Maggio 1556, avvenne una miracolosa apparizione della Vergine alle cinque sorelle Fiamberti. Nel 1558 venne costruita l'attuale cappella sotterranea. Una chiesa sovrastante fu edificata sullo scorcio del secolo, mentre l'attuale tempio è opera della seconda metà del Settecento. All'interno molte sono le opere antiche e moderne da ammirare: tra tutte gli affreschi del pittore Luigi Agretti che per molti anni ha vissuto ad Arcola.
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