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Le colline

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Le colline intorno ad Arcola conservano il senso della loro lunga storia, offrendo l'occasione per piacevoli passeggiare tra boschi e antichi insediamenti come Trebbiano e Baccano.

trebianoTrebiano: il significato del nome di questa frazione si perde nelle sue origini antichissime; viene forse dalla Gens Trebbia in seguito alla ripartizione dei terreni dei Liguri  tra i coloni Romani. II Borgo sorge attorno al Castello.

Il Castello fu uno dei più forti baluardi del Comitato Lunense. Già nel 863 Trebiano è indicato come Castello sotto la giurisdizione dei Vescovi Conti. Controllore di uno dei passaggi chiave della riviera orientale. Era retto dai Vicedomini, il Vescovo possedeva un certo numero di case in paese ed il Palazzo ora Tancredi che é tutt'uno con le mura del paese in cui si apre la porla principale del borgo. Il castello sovrasta il borgo; è grande, massiccio e mostra tutta l'essenziale struttura medievale fatta soltanto delle mura perimetrali con una pianta subpentagonale. Si accede all'interno mediante una scala seguita poi da una seconda a scalini selciati; nel lato orientale posano due arcate, al di sopra delle quali corre un cammino di ronda che conduce alla torretta sovrastata da una piccola loggia ancora contornata dalla merlatura alla ghibellina. II Castello è attualmente di proprietà privata e inagibile.

La pieve di San Michele Arcangelo nella Bolla Papale di Eugenio III° del 1149 la Pieve aveva giurisdizione fino al mare inglobando Lerici e Pugliola. La struttura attuale fu costruita nel XVI° secolo sopra la precedente, con diverso orientamento, corrispondente all'attuale terza cappella a sinistra. Ha tre navate sostenute da otto colonne di marmo rosso locale. Ai lati vi sono quattro altari intitolai ai santi Caterina, Bernardo, Rocco ed alla Natività. Molte sono le opere di prestigio all'interno. Sulla destra un cippo marmoreo di età romana con incisioni riutilizzato.Il calcare rosso delle nicchie, dette Marmo di Trebiano, estratto dalle cave di Trebiano attive fine all'800 in Località Toa.

Baccano:gode di un beato isolamento e splendidi panorami sullap_baccanochiesa dorsale che separa la Val di Magra dal Golfo della Spezia. Un tempo questo sito aveva una precisa centralità in un'area che andava dalla Val di Magra alla sponda orientale del Golfo della Spezia. L'origine dell'insediamento è infatti legata alla Pieve di Arcola, risalente al primo secolo del millennio scorso.

Ricordata nella bolla pontificia di Eugenio III° del 1149, la Pieve dei Santi Stefano e Margherita è la chiesa più antica e "matrice" della comunità arcolana. II muro di sostegno del terrazzamento, nel frontale dell’erogatore, é corredato da reimpieghi marmorei dell'antica Luni: un sarcofago romano del I° - II° secolo d.C., un mascherone e un frammento di lastra utilizzata come lapide incisa con un distico. La sua giurisdizione arrivava sino al mare e comprendeva la Chiesa e L'Ospitale di San Bartolomeo, Centum Clavibus. Fu trasformata in età gotica con abside quadrata, fiancheggiata da analoghe cappelle con ampi archi acuti a tre navate. La pieve é stata la residenza estiva del Vescovo di Luni. Monsignor Salvago che l’aveva inserita con tutti i suoi beni nella Mensa vescovile e nel 1626 aveva fatto costruire la fonte succitata.

Si consiglia di visitare anche la villa "Il Chioso", di costruita nel settecento dalla famiglia comitale dei Picedi Benettini e il monumento a Mazzini.

Le altre frazioni collinari del territorio arcolano sono:p_baccano

  • Cerri
  • Pietralba
  • Ville Monti
  • Fresonara